Mi ritorna in mente

Sentire “Mi ritorni in mente” di Lucio Battisti mi fionda indietro nel tempo nel salone usato per le ricreazioni, nell’istituto Don Gnocchi di Inverigo, aperto in una ex villa patrizia progettata nientemeno che dal Palladio. Mi ritorna in mente il vociare, il rumore dei calcio-balilla e altri giochi, delle bottiglie (in vetro!) di CocaCola che scendevano dalle macchinette distributrici e mi rivedo, di fianco a un calcetto dove altri giocavano: mi era venuta in mente quella canzone e la canticchiai, spostandomi poi altrove mentre notavo di passaggio che avevo attaccato la canzone ai giocatori.

È stata, da allora o forse anche da prima, una mia vocazione: trasmettere musica. Alle volte, musica che ritenevo tanto importante da trovar necessario farne parte agli altri, incapace di farmi una ragione di occasionale disinteresse e convinto che potesse, da sola, risolvere tutti i problemi.

Ho sperimentato che la musica non ha nemmeno i pur deboli effetti attribuiti a un Orfeo o anche a un Dowland, ma in chi nutre la stessa mia passione continua a suscitare un magico, reciproco benessere.

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Uno che evidentemente ha ancora tempo libero...
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Una risposta a Mi ritorna in mente

  1. Miriam N Bonazzoli ha detto:

    per una volta sono totalmente d’accordo con te… sull’effetto della musica!!

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