Un prete oggi, al funerale di un bambino morto ammazzato, avrebbe detto che “solo un folle può uccidere un bambino”.
Vorrei farle presente, caro signore, che per la sua Chiesa il Male (con tanto di maiuscola) è un’entità reale e che il diavolo esiste. In questa mia fase di pessimismo cosmico, mi è molto facile assentire.
Folle non è chi uccide un bambino, come dice il salmista:
Beato chi afferrerà i tuoi piccoli
e li sbatterà contro la pietra (salmo 136,9)
Sterminerai dunque tutti i popoli che il Signore Dio tuo sta per consegnare a te; il tuo occhio non li compianga; non servire i loro dèi, perché ciò è una trappola per te. (deuteronomio 7,16)
Folle è chi crede che non sia normale il gesto, che non sia gente normale come tutte le altre persone quella che uccide uomini e donne, grandi e piccoli.
Folle è credere che le proprie mediocri meschinità, le vigliaccherie tanto labili da restare inconsapevoli, i litigi che alla fine si dimenticano, i rancori cullati nel privato credendo di mantenerli innocui, la disonestà comunque motivata… tutto ciò sia di una pasta diversa dall’uccisione di un innocente. Altrimenti anche la morte di Gesù sarebbe un incidente di percorso, un caso isolato, nulla su cui fondare alcunché.
È la nozione stessa di normalità a essere carente.
Un conto è definire ‘normale’ un fatto che accade abbastanza spesso da non stupire.
Un conto è il significato di ‘Scuola Normale di Pisa’.
Ecco, io non so se la normalità di ogni crimine e perversione è dotata del secondo senso, ma certo lo è del primo.
Vorrei far presente, al prete suddetto, che il simbolo più importante della sua religione non è il Padre Onnipotente, il Cristo Pantocratore, lo Spirito Creatore … non è nemmeno, con buona pace di tante devozioni minute, una Madonna beata … no … il simbolo più importante è un essere umano morto ammazzato. Per dire dove ci conduce la normalità del mondo.
Se il ‘non sanno quello che fanno’ fa riferimento a follia, allora è quella che tutti ci accomuna e la sua Chiesa, signor prete, la chiama peccato.
Sì, caro il mio incauto omelifero: chi uccide un bimbo è folle, ma di questa follia siamo tutti ebbri.
‘Homo sum, homini nihil a me alienum puto‘.
prima di dire la mia vorrei capirci qualcosa di più, e comunque dare del folle è facile…
guarda, per una volta concordo con te! troppo comodo pensare che tutto è follia quando, come dici meglio di me, è peccato e in questo caso (penso che ti riferisci al bambino della Sicilia) è peccato pensato e organizzato!!! Gesù Bambino ci ricorda che Lui è venuto per salvare l’uomo dal suo male, dal suo peccato, perchè l’uomo, da solo, non può fare nulla, anzi è venuto per la nostra felicità, altrimenti su cosa fondiamo la nostra fede e la nostra speranza? grazie e Buon Natale