Passo di fianco ad alcuni dei tanti centri in cui sono meritevolmente raccolti i ragazzini: oratori, centri estivi, eventi. Stanno insieme e questo è buono; si spera che siano seguiti da gente più grande, e ciò è molto buono; magari si insegna loro qualcosa, fatto sommamente buono.
Ma… avete sentito cosa suonano, in quei luoghi di perdizione??? L’ultima scemata latina, la più recente danza da tribù di decerebrati, il nuovo rap di qualche zombi alla moda. È questo il modo di educare gli infanti?
Quando mai scopriranno che la musica può dare emozione, stimolare la fantasia, aprire panorami nuovi, raccontare altri mondi?
Se avessi figli, sarei terrorizzato dal modo in cui li stanno crescendo.
Qualcuno obietterà: stai tranquillo, il modo di scoprire cose importanti lo troveranno, senza bisogno che un adulto li consigli. Nel mio pessimismo cosmico, riesco solo a vedere la vastità dell’offerta di miraggi: quanto tempo si perde a sfrondare!