Adesso ne racconto una.
Sto rivedendo l’ultimo romanzo; il secondo capitolo è una descrizione, prima del quartiere in cui è la sede di lavoro del protagonista, poi della percezione di esso da parte di questi, infine del palazzo stesso.
Mi è venuto in mente il brano “Alla porta del castello”, introduzione a Pelléas et Melisande del finlandese Jean Sibelius, che ho in un disco vecchissimo, diretta dal tedesco Herbert von Karajan. Allora sono andato a cercare notizie dell’opera, fra le quali ho scoperto che il dramma del belga Maurice Maeterlinck è stata musicata più volte, la composizione più celebre essendo quella del francese Claude Debussy. Vuoi non andare ad ascoltarla? Ma nell’elenco trovato c’è un certo Alexander Litvinovsky e naturalmente mi lascio incuriosire. Scopro così che la sua musica gradevolissima è opera di un bielorusso nato nel 1962.
Ah, se solo i potenti ci lasciassero in pace!