Povero san Tommaso. Si parla di lui come dell’unico apostolo che non ha creduto. In realtà non aveva creduto nessuno: erano tutti scappati nel Getsemani, Pietro se l’era fatta addosso nel cortile del Sinedrio, i due di Emmaus erano andati a farsi i fatti loro perché “noi speravamo… ma…”. Ancora tutti dubitarono delle donne e poi Pietro e Giovanni che credono, sì, ma non si capisce a che, e se ne tornano perplessi. Infine davanti a Gesù sono senza parole e lui deve mangiare per convincerli… eggià, entrare a porte chiuse non bastava!
Tommaso che chiede di vedere i buchi dei chiodi mi somiglia, quelle volte in cui qualcosa mi va storto della mia condizione o della condizione di altri o della condizione del mondo.
Stesso atteggiamento quando disse: Andiamo anche noi a morire con lui. Significa: va bene, se proprio dev’essere, che sia. Anche io, di molti fatti, so pensar solo: si vede che va bene così, ma non ci si aspetti che applauda.
Anche Tommaso si guardò bene dall’applaudire, quando fuggì cogli altri e poi restò chiuso due settimane per paura. A suo credito c’è che però qualche volta usciva, purtroppo nel momento sbagliato…
È anzi in linea con tante scritture, fra cui quella frase che mi piace tanto: Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi…
La differenza è nei particolari. Zaccaria dubitò, quando l’angelo gli rivelò la nascita di Giovanni e fu ammutolito; Maria fece una domanda simile all’Annunciazione, e ricevette una spiegazione. La differenza non starebbe nelle parole ma nel non detto.
C’è differenza fra gli apostoli che chiedono come si possa sfamare la folla, e gli Israeliti che si chiedono: Potremo mangiare nel deserto? Il Signore è con noi, sì o no?
Io non credo di porre una domanda con un atteggiamento che mi scampi dall’ira; forse Tommaso lo fece: Si conosca tra i popoli, sotto i miei occhi… E fu accontentato.
-
Articoli recenti
Commenti recenti
Miriam su Dimissioni di genere ribaldi su Dimissioni di genere Miriam su Dimissioni di genere ribaldi su Dimissioni di genere Miriam su Dimissioni di genere Blog che seguo
Meta
“Potremo mangiare nel deserto? Il Signore è con noi, sì o no?”
Al massimo un Tea con un pizzico di latte, e mai con degli sconosciuti. Of course.
eh eh, nelle Scritture, di cose sconosciute ne vengono date in abbondanza. Però nel deserto, a parte un intermezzo a base di quaglie, hanno avuto pochino.
Le quaglie sono il mio forte. Proooot.